Le truppe ucraine hanno ripreso alla Russia più di mille chilometri quadrati di territorio dall’inizio di settembre. Ad annunciarlo è stato il presidente VolodYmyr Zelensky. “Nell’ambito delle operazioni di difesa in corso, i nostri eroi hanno già liberato decine di insediamenti”, ha affermato nel discorso di ieri sera. “In totale, dal primo settembre sono stati liberati più di mille chilometri quadrati del nostro territorio”, ha aggiunto. Zelensky aveva precedentemente confermato che le forze ucraine avevano riconquistato la città di Balakliya nella regione di Kharkiv.
Kiev chiederà alla Russia più di 300 miliardi di Euro di risarcimenti per i danni causati dalle sue truppe durante l’invasione del paese. Ad annunciarlo è stato il ministro della Giustizia ucraino, Denys Maliuska. “Il nostro obiettivo è arrivare ad una risoluzione in una sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a ottobre che getti le basi per un meccanismo internazionale di indennizzi”, ha affermato in un’intervista al quotidiano tedesco ‘Waz’.
“Vogliamo un risarcimento per tutti i danni che la Russia ha causato in Ucraina attraverso la sua guerra di aggressione. I danni diretti causati dalla distruzione di infrastrutture, edifici residenziali o industrie ammontano attualmente a oltre 300 miliardi di euro”, ha dichiarato. Il ministero della Giustizia ucraino ha anche individuato “danni ambientali” e “danni personali inflitti alle vittime di guerra”, che ha definito incalcolabili.
Kiev chiede pertanto l’accesso a tale importo per il tramite delle riserve della banca centrale russa congelate dai paesi del G7. Ha anche sottolineato che i beni di società statali russe come Gazprom o Rosneft “dovrebbero confluire in un fondo”, così come il denaro proveniente dai conti degli oligarchi russi e dal sequestro dei loro beni.