Ci saranno “conseguenze negative” per lo status di candidato europeo a Ucraina e Moldavia. E’ quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. “Con la decisione di concedere a Ucraina e Moldavia lo status di Paesi candidati, l’Unione Europea ha confermato di voler agire a livello geopolitico, per ‘contenere’ la Russia, utilizzando la Comunità degi Stati Indipendenti” ha detto. “Gli europei non pensano alle conseguenze negative di questo passo”, afferma Zakharova in una dichiarazione citata dal Guardian.
La Comunità degli Stati Indipendenti (Cis) è un’organizzazione regionale intergovernativa fu formata dopo lo scioglimento dell’Urss per unire gli stati che ne avevano fatto parte. I tre Paesi baltici non vi entrarono mai, mentre Georgia e Ucraina ne sono uscite.
In giornata, il tema Ucraina-Ue è stato affrontato con toni diversi dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. “La nostra posizione è sempre partita dal fatto che l’Unione Europea non è un blocco politico-militare, quindi, a differenza dell’Alleanza Atlantica, lo sviluppo delle sue relazioni con tutti i Paesi che desiderano aderirvi non ci crea minacce e rischi”, ha affermato Lavrov in conferenza stampa a Baku.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è complimentata ieri, parlando dei tre Paesi, tra cui anche la Georgia a cui viene riconosciuta una “prospettiva Ue”, che “fanno parte della famiglia europea. E la decisione storica presa oggi dai leader lo conferma”.