La nuova sottovariante ‘indiana’ Omicron BA.2.75 è il segno che ci avviamo “alla classica endemizzazione” virale, secondo la microbiologa Maria Rita Gismondo. “A questo stiamo assistendo – spiega all’Adnkronos Salute – se il trend evolutivo di Sars-CoV-2 continua così. Ce lo dice la storia delle pandemie: i virus diventano molto più contagiosi, ma si attenua la loro patogenicità“, sottolinea la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, convinta che il nuovo mutante “sicuramente arriverà anche in Italia, così come è arrivato in altri Paesi dell’Occidente. E’ impossibile escludere che arriverà anche da noi” perché “i virus non conoscono il concetto di confine”, ribadisce Gismondo.
“BA.2.75 sembra sia molto più contagiosa”, conferma l’esperta, “anche se queste notizie ci arrivano dall’India – osserva – dove le condizioni igienico-sanitarie certo non sono confrontabili con le nostre”. In ogni caso, “non credo si possa parlare di un nuovo problema per l’estate o per l’autunno“, rassicura Gismondo, bensì appunto di un ulteriore passo sulla strada che dalla pandemia porta all’endemia.