“Venus Williams è stata una campionessa ma se è ancora in grado di vincere partite nel circuito maggiore a 43 anni, battendo una top-50 come la Giorgi, indica che, a mio avviso, il livello generale del tennis femminile si è abbassato”. L’ex capitano azzurro di Coppa Davis Corrado Barazzutti commenta così all’Adnkronos il successo di Venus Williams a 43 anni al 1° turno del torneo Wta 250 di Birmingham contro l’azzurra Camila Giorgi. “Sull’erba, dove gli scambi sono brevi e contro un’avversaria che tira forte e spesso, a volte anche troppo, sbaglia, è la situazione ideale per un atleta di una certa età -sottolinea l’ex numero 7 del mondo-. Con pochi scambi e campo veloce, una giocatrice come la Williams eccelle, anche perché dal punto di vista tecnico non si discute”.
Il calendario sta per proporre l’appuntamento di Wimbledon. In campo maschile, dice Barazzutti, “Djokovic è il favorito, però l’erba regala sempre insidie a tutti. Gli altri giocatori ai vertici del ranking faticano, solo Alcaraz può dargli fastidio perché ha dimostrato di avere il potenziale per battere i mostri sacri come il serbo o, poco tempo fa, Nadal. In futuro lo spagnolo riuscirà a imporsi perché è il più forte dei giovani. Mi auguro anche che in fondo possa arrivare qualche giocatore italiano, soprattutto Sinner”.
“Djokovic non è più un ragazzino ma mantiene una perfetta forma fisica e ha una straordinaria mentalità vincente -aggiunge l’ex numero 7 del mondo-. Penso che se trionfasse a Wimbledon potrebbe anche arrivare a centrare il Grande Slam perché la sua motivazione lo spingerebbe a realizzare quest’impresa solo sfiorata due anni fa”. “In campo femminile la Swiatek è una delle possibili vincitrici ai ‘Championships’. Sull’erba però a meno margine sulle avversarie rispetto al Roland Garros e penso che abbia tre avversarie pericolose come Sabalenka, Muchova e Rybakina, che vinse 12 mesi fa”, conclude Barazzutti.