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27 settembre 2016

News

Verso la manifestazione nazionale «La Calabria dice no alla violenza contro le donne». Riunione organizzativa con le parti sociali e istituzionali


Riunione, nel pomeriggio di ieri a Catanzaro, presso la sala «Oro» della Cittadella regionale, promossa dal presidente Oliverio con le parti sociali e istituzionali in vista della manifestazione nazionale a Melito Porto Salvo contro la violenza di genere, organizzata dalla Giunta regionale e fissata per il prossimo 21 ottobre.

A partecipare, gli assessori Carmen Barbalace, Antonella Rizzo, Federica Roccisano, il capogruppo Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, il dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Fortunato Varone, la dirigente del settore Politiche sociali, Giovanna La Terra, la consigliera di Parità della Regione Calabria, Maria Stella Ciarletta.

Molto nutrita la presenza di rappresentanti del mondo dell’associazionismo, delle categorie, della scuola e dell’università, della Chiesa con la partecipazione del delegato del presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Giuseppe Silvestre, di don Ennio Stamile di «Libera», di organismi di parità, di tante altre realtà calabresi che hanno inteso aderire, e partecipare attivamente, portando idee e proposte, alla programmazione delle attività per la giornata.

«Nei giorni a ridosso di quanto venuto alla luce sulla drammatica vicenda di Melito si sono accesi i riflettori; dobbiamo evitare che si spengano» ha affermato Mario Oliverio, aprendo l’incontro che ha contato anche un confronto con i centri antiviolenza.

«La manifestazione promossa», ha proseguito il presidente della Giunta regionale «ha l’obiettivo di far crescere la consapevolezza del fenomeno della violenza, fisica, psicologica, contro le donne, ed una attenzione forte, per determinare una inversione di rotta, una crescita culturale, e gettare le basi per far crescere i necessari anticorpi. Dobbiamo puntare a coinvolgere tutta la società, le famiglie ed i giovani prima di tutto, i centri antiviolenza, definendo un programma articolato che possa precedere e seguire il momento di mobilitazione che abbiamo voluto organizzare».

«Abbiamo sollecitato e ci stiamo impegnando per avere una partecipazione oltre la nostra regione; abbiamo già avuto molte adesioni», ha partecipato Oliverio «altre ne stanno arrivando. Vogliamo lanciare un messaggio a livello nazionale, per avviare una necessaria opera di bonifica e contrasto, realmente».

«La riflessione che dobbiamo fare», ha spiegato ancora «deve tendere a destare una nuova attenzione. È, la nostra, una scesa in campo che deve alimentare una nuova consapevolezza, ed un punto di ripartenza di iniziative, più costanti, contro un fenomeno che segna la nostra società in maniera drammatica. È una iniziativa culturale forte, contro la cultura dell’indifferenza, della testa girata da altra parte. È una battaglia di civiltà poiché ha al centro il rispetto della dignità delle persone, contro la quale non si può rimanere, appunto, indifferenti».

«Dobbiamo avere l’ambizione di far partire dalla Calabria una battaglia che deve scuotere il Paese, un momento di svolta nell’approccio a questo fenomeno», ha esortato infine Oliverio.

Quale esito all’incontro, è stata programmata una prossima riunione di approfondimento, fissata per il 7 ottobre.


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