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8 luglio 2021

News

Vicenda dichiarazioni compatibilità consiglieri comunali Lamezia: intervengono Lucia Cittadino e Ruggero Pegna


Ho letto quest’oggi vari spazi dedicati dalla stampa locale alla vicenda dei presunti debiti di alcuni consiglieri comunali nei riguardi del Comune di Lamezia Terme, debiti che secondo un aspirante consigliere e il suo legale sussistevano al momento dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale e costituivano motivo di incompatibilità, tanto da sporgere denuncia per falsa autodichiarazione di compatibilità.

Ricordando che tutto è partito dal disperato tentativo di tale candidato non eletto di entrare a tutti i costi in Consiglio comunale, potendolo fare solo al mio posto, sottolineo che questo accertamento è normale conseguenza della denuncia iniziale, rispetto alla quale ho già ottenuto ogni soddisfazione in sede civile. Preciso nuovamente, pertanto, che non c’è stata alcuna falsa dichiarazione, ma semplicemente la contestazione di un presunto debito in realtà inesistente, basato su dati catastali imprecisi, del quale io stesso avevo trasmesso i conteggi dell’Ufficio tributi alla Segreteria Comunale prima dell’insediamento. Debito di circa tremila euro pagato in via provvisoria, per il quale il mio legale avvocato Tiziano Lio ha subito avviato un giudizio al fine di sentire dichiarato che, appunto, le somme non erano dovute, con riserva di recuperarle essendo state indebitamente pagate. Pertanto, non sussisteva e non sussiste alcuna causa di incompatibilità, come già sentenziato dal Tribunale a mio favore e, conseguentemente, non esiste alcun possibile reato di falso a mio carico. Concludo esprimendo solidarietà agli altri consiglieri coinvolti per presunti debiti verso il Comune, peraltro di importi ridicoli, certo che anche loro dimostreranno l’insussistenza di ogni accusa.

Ruggero Pegna

 

Questa mattina mi sveglio ed apprendo direttamente dai giornali di essere destinataria di un avviso conclusioni indagini emesso dal Tribunale di Lamezia Terme insieme ad altri 4 consiglieri comunali; fino a quel momento infatti nessun atto mi era stato notificato personalmente. Dalle indagini emergerebbe che avrei falsamente attestato di non avere debiti di natura tributaria con il Comune di Lamezia Terme. Veniamo ai fatti.

Intorno al 16 dicembre 2019 veniamo convocati tutti i consiglieri comunali, in gran fretta, dagli uffici preposti, al fine di sottoscrivere un malloppo di carte, prodromiche per la proclamazione del consiglio comunale che aveva necessità di insediarsi il 22 dicembre. Tra questi vi era una autocertificazione nella quale si doveva attestare di non avere debiti nei confronti dell’ente. Faccio presente ai funzionari che avevo necessità di sincerarmi che non mi fosse sfuggita alcuna rata relativa a Tari ed Imu e vengo indirizzata verso l’ufficio tributi del Comune, dove accedo più volte proprio allo scopo di essere assolutamente sicura di non avere pendenze. Emerge la sussistenza di un avviso di pochi euro ed immediatamente chiedo a mio marito la cortesia di recarsi presso la sede dell’ Agenzia delle Entrate Riscossione a saldare il dovuto. Solo dopo aver ricevuto la quietanza di pagamento, mi reco nuovamente presso gli uffici ed in tutta tranquillità attesto convintamente di non avere alcun debito. Premetto di essere proprietaria di diversi immobili e diligentemente ho sempre pagato tutto. Ad abundantiam evidenzio che anche le tasse preferisco pagarle in un’unica soluzione, per non rischiare di dimenticare qualche rata.

Passano i mesi ed a maggio 2020 vengo a conoscenza della sussistenza di due avvisi di 79,88 ed 38,88 euro, riconducibili ad ipotetiche differenze tari anno 2015, che prontamente pago benchè disconoscessi di essere tenuta a farlo, vista la completa fumosità degli avvisi e difetto di motivazione.

A questo punto, con molto disappunto, chiedo all’ufficio tributi del perché non mi fosse stato comunicato nel dicembre 2019 la sussistenza di tali pendenze e mi veniva risposto che, trattandosi di “differenze” e non tributo vero e proprio, non risultava a video!!! Così come al Comando di Polizia Municipale non risultava, lo scorso anno, il pagamento di una multa da mio marito immediatamente estinta, solo perché pagata presso un Tabacchi convenzionato con il Comune!

Appare evidente che dopo decenni di regolare contribuzione, durante i quali non ho mai saltato una annualità di tari ed imu, peraltro in un Comune che si distingue in Italia per avere tra le voci di bilancio più importanti, proprio milioni di euro di tributi locali non riscossi, mai mi sarei sognata di attestare falsamente di non aver pagato 100,00 euro di tari anno 2015!!!

Da cittadina ed utente posso a questo punto affermare che i sistemi informatici sono un fiore all’occhiello del Comune di Lamezia Terme!

Da Avvocato mi preme, invece, rinnovare la mia fiducia nella Magistratura, che sono certa saprà comprendere e correttamente inquadrare i fatti.

Tanto dovevo ai miei elettori ed ai tanti concittadini che non perdono occasione per manifestarmi la loro stima per la mia coerenza, rettitudine e per la mia azione politica, che amo profondamente e che nessuno riuscirà a fermare

Lucia Alessandra Cittadino

 


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