Sarà sentita dai pm il prossimo lunedì 10 luglio la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio. Lo si apprende da fonti giudiziarie. La ragazza, assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto, aveva sporto denuncia in procura a Milano lo scorso 3 luglio.
I pm di Milano indagano intanto su quanto accaduto. Si tratta di un’attività di indagine che si associa ad altre, come i riscontri sulle telecamere – quelle ancora in grado di fornire elementi utili alle indagini visti i circa 40 giorni passati dalla presunta violenza alla denuncia -, l’audizione della ragazza che ha trascorso insieme alla 22enne la serata in discoteca, di persone che potrebbero aver notate le condizioni della giovane e dell’amico di Leonardo che sarebbe stato indicato, in modo sommario, in denuncia e che non risulta indagato. Il telefono del conoscente, così come quello della vittima, sono nelle mani degli investigatori alla caccia di qualche elemento utile per ricostruire quanto accaduto quella notte.
La 22enne si è rivolta alla clinica Mangiagalli e, secondo indiscrezioni, dai controlli sarebbe emersa “presenza di benzodiazepine” di cui non si accerta la percentuale nel sangue. La presenza sarebbe legata all’assunzione volontaria di un ansiolitico.
Proprio l’assunzione del farmaco, ammesso dalla giovane, potrebbe avere un ruolo nella vicenda: la ragazza, dopo aver bevuto un drink nel locale, non ricorda più nulla di quanto accaduto, come capita alle vittime accertate della ‘droga dello stupro’. Oltre alle benzodiazepine, la 22enne ha ammesso di aver assunto cocaina prima della serata. La versione della difesa di Leonardo La Russa è totalmente differente: non c’è stata nessuna violenza, ma un rapporto consenziente.