L’uomo, su cui gravava un provvedimento di divieto di avvicinamento alla famiglia, il 16 novembre 2021 uccise il piccolo Matias a coltellate dopo avergli coperto la bocca con il nastro adesivo. Ai giudici ha detto “mi dispiace”
La Corte di Assise d’Appello di Roma ha confermato la condanna all’ergastolo per Mirko Tomkow, il 45enne d’origine polacca che il 16 novembre 2021 ha ucciso il figlio Matias di 10 anni a Cura di Vetralla, nel viterbese. L’uomo, su cui gravava un provvedimento di divieto di avvicinamento alla famiglia, uccise il figlio colpendolo con alcune coltellate dopo avergli coperto la bocca con il nastro adesivo.
Davanti ai giudici Tomkow ha reso dichiarazioni spontanee: “Mi dispiace, non volevo che avvenisse quello che è successo” ha detto. I giudici di Appello, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale Francesco Mollace hanno confermato la condanna all’ergastolo comminata lo scorso luglio dai giudici d’Assise di Viterbo.